Carbone Italia

Il Carbonaio...un mestiere antico

 
Vita tremenda e vita disperata chi un l'ha provata non lo può immaginare,
credo all'inferno un'anima dannata che cosi tanto possi tribolare:
quant'è lo spasimo e il dolore, quella del carbonaio e tagliatore.
Parte da casa ha poco lieto il core, si riunisce insieme a dei compagni,
lascia la moglie immersa nel dolore e i figli scalzi e nudi come ragni

 

I carbonai

La vita dei carbonai era una vita dura: per mesi si trasferivano nei boschi con tutta la loro famiglia, vivendo in capanne costruite da loro stessi con il materiale che trovavano nel bosco.

Anche la loro alimentazione si basava su quanto potevano raccogliere nel bosco e cacciare.

Oggi sono rimasti pochissimi carbonai, che solo salutariamente proseguono questo lavoro antico.

Il bosco

Il bosco è un tipico bosco mediterraneo formato da piante sempre verdi come il Leccio (quecus iles), il corbezzolo (arbatus unedo) e la scopa-erica (erica arborea) e da piante a foglia caduta come l'orniello (fraxinus ornus), il carpino (carpinus betulus), il cerro (quercus cerris), la quercia (quercus pubescens willd).

Questi boschi sono una risorsa veramente importante, che non deve esaurirsi: quindi devono essere tagliati a rotazione per evitare che alcune specie scompaiano.

Facciamo qualche conto

Da 100 quintali di legna verde, si possono ottenere 20 quintali di carbone.

Da 100 quintali di legna secca, si possono ottenere 30 quintali di carbone.

L'accensione e la cottura della carbonaia

Per fare il carbone la cottura deve essere omogenea e molto lenta: dura, normalmente 3-4 giorni.

Durante questo periodo deve essere seguita giorno e notte per evitare che bruci a fiamma viva, cioè che soffri; in quel caso va coperta con altra terra.

Se la carbonaia cuoce troppo da una parte, occorre praticare fori o costruire paraventidi frasche per regolare l'afflusso del vento.

Dopo il primo giorno di cottura, occorre praticare altri fori, detti banchini, sopra la calzatura attorno a tutto il perimetro della carbonaia.

Il foro ricavato dall'asportazione del palo centrale costituisce il fornello per l'accensione della carbonaia: al suo interno si inseriscono legni aderenti che fanno prendere fuoco a tutta la catasta a partire dal centro.

La bocca del fornello deve essere chiusa con zolle di terra e alcuni fari, detti cagnoli, devono essere aperti nella calzolatura lungo tutto il perimetro della carbonaia, utilizzando il fumicaiolo, legno appuntito e leggermente curvo.

Il carbonaio toglie il carbone

L'estrazione del carbone avviene quando ancora non è giorno, almeno due ore prima dell'alba, in modo tale che sia possibile vedere con chiarezza se ci sono ancora carboni accesi.

Per levare il carbone si utilizza un rastrello di legno molto grande: procedendo dall'alto verso il basso si sparge il carbone per tutta la piazza facnedo in modo che si raffreddi completamente.

 

 

HOME  -  MENU

 
 

Ancolli Mario & C. snc - Lavorazione e commercio carbone vegetale per industrie, ristoranti e grill
Magazzino: Via Trento, 56 - 25080 Nuvolento (BS) - Tel. 030 6897786 - Email: info@ancolli.it